Il Centro Horizon eroga trattamenti riabilitativi ex art. 26 (in convenzione con l'ASL e in regime privatistico) ed ex. art. 44 (solo in regime privatistico).
Per accedere ai servizi in convenzione, è necessario che l'utente sia in possesso di un Progetto Riabilitativo Individuale stilato dal medico specialista dell'ASL. Con questo documento l'utente può registrarsi in lista d'attesa, compilando l'apposito MODULO ONLINE o recandosi presso il Centro.
Pagine utili per saperne di più:
Tende a rendere possibile l’acquisizione o il recupero delle funzioni negli individui colpiti da eventi patologici di varia natura, congeniti o acquisiti.
Tra le patologie trattate:
Il trattamento è basato su tecniche neuromotorie e cognitive, con l'obiettivo di raggiungere il massimo delle autonomie possibili in riferimento all'età e alla patologia. A tale scopo vengono utilizzare metodiche in continuo aggiornamento tra cui Bobath, Kabat, Mezieres, Vojta, Castillo Morales, E.T.C. (Puccini-Perfetti). Vengono inoltre svolte valutazioni con Scala Bayley-III.
Qualora il programma riabilitativo dovesse prevedere l'utilizzo di ausili e/o ortesi, saranno coinvolte figure professionali interne ed attivate consulenze esterne al fine di ottimizzare la funzionalità degli stessi attraverso test e prove.
Si occupa di alterazioni dello sviluppo psicomotorio, di sindromi genetiche e di disturbi di carattere psico-affettivo, funzionale e/o organico.
Il Centro è dotato di spaziose ed attrezzate sale dove vengono praticate terapie di Neuropsicomotricità dell’età evolutiva. Il setting è articolato sull'investimento delle tre aree di gioco: senso-motoria, simbolica e della rappresentazione. In un’atmosfera accogliente e di ascolto è facilitata l’integrazione somatopsichica del bambino, permettendo a quest’ultimo il riconoscimento del suo corpo e l’apertura alla comunicazione verso l’altro. Neuropsicomotricisti specializzati operano nell’ambito dell’educazione, della terapia e della psico-profilassi, coadiuvati dal Neuropsichiatra infantile e da un’equipe multidisciplinare.
Tra le tecniche e strategie può essere utilizzato il metodo ABA (dall’inglese “Applied Behavior Analysis”: Analisi Applicata del Comportamento), il quale studia il comportamento provando a ridurre i comportamenti disfunzionali e contemporaneamente migliorando ed aumentando la comunicazione, l'apprendimento e i comportamenti socialmente appropriati. L'obiettivo è quello di migliorare la qualità di vita del bambino e le relazioni con gli altri.
Tra le principali patologie trattate:
La comunicazione è un'entità precisa su cui lavorare perché solo con un efficiente competenza comunicativa si arriva all’adattamento e al benessere esistenziale degli individui.
Nella comunicazione, il linguaggio ha scopi ben precisi come le funzioni interpersonali, scopi sociali, intrapersonali, cognitivi, etc. La Logopedia va a trattare tutti i disturbi della comunicazione, della voce e del linguaggio in età evolutiva, adulta e geriatrica.
Tra le principali patologie trattate:
Tra le tecniche e strategie può essere utilizzato il metodo ABA (dall’inglese “Applied Behavior Analysis”: Analisi Applicata del Comportamento), il quale studia il comportamento provando a ridurre i comportamenti disfunzionali e contemporaneamente migliorando ed aumentando la comunicazione, l'apprendimento e i comportamenti socialmente appropriati. L'obiettivo è quello di migliorare la qualità di vita del bambino e le relazioni con gli altri.
Affronta un lavoro sull’individuo e/o sulla famiglia ed ha come obiettivo principale l’acquisizione di maggiore consapevolezza rispetto alle dinamiche intrapsichiche e relazionali.
Nel Centro è presente una sezione di Psicodiagnostica che si avvale dell’uso di test di livello, psicometrici, di personalità e proiettivi.
Si effettua Psicoterapia ad indirizzo sistematico-relazionale e cognitivo-comportamentale.
Viene valorizzata la matrice storico-relazionale del disagio dell’individuo, focalizzando l’attenzione sulle problematiche trigenerazionali, sul patrimonio mitico della famiglia, sulle risorse inutilizzate dell’intero sistema. Coniuga l’aspetto individuale con quello familiare e gruppale, scegliendo di volta involta la modalità d’intervento più idonea alla valutazione diagnostica effettuata.
Coinvolge l'assistito adoperando come mezzo privilegiato le molteplici attività della vita quotidiana, attraverso un intervento individuale o di gruppo e aiuta l’adattamento fisico, psichico e sociale allo scopo di migliorare la qualità di vita.
Alla Terapia Occupazionale accedono i giovani pazienti che hanno concluso (o stanno per concludere) altro tipo di riabilitazione e per i quali si avverte l’esigenza di un lavoro che potenzi i risultati raggiunti per l’avvio alla più ampia autonomia. Ciò accade per lo più nel periodo del passaggio dall’età dell’infanzia a quella adulta, momento che procura forte disagio alle famiglie. Per queste, diventa predominante il pensiero del "futuro" e del "dopo di noi", che significa innanzitutto desiderio e necessità di apprendere "oggi" quanto più possibile serva alla gestione autonoma di se stessi e dei propri bisogni.
Obiettivi molteplici:
Progetti terapeutici individualizzati, attenta osservazione e valutazione su: abilità cognitive, motorie, prassiche; autonomie personali; assetto relazionale ed emotivo individuale; capacità di comunicazione e socializzazione; attitudine e motivazione.
Dall’osservazione e dalla conoscenza dei dati emergeranno gli obiettivi proponibili e quindi il progetto, basato su strategie d’intervento personalizzate che mirano a porgere attività, conoscenze e modelli di autonomia in funzione della peculiarità clinica e delle modalità apprenditive individuali. In quest'ottica di stretta connessione tra azione e pensiero si pongono le attività, strumento privilegiato della Terapia Occupazionale. Esse possono essere di vita quotidiana, di lavoro, di gioco, di artigianato; mai proposte a caso ma sempre inserite nella storia personale dell’utente, nelle sue caratteristiche di personalità, nel suo livello di sviluppo motorio, intellettivo ed affettivo, nella sua specifica modalità di apprendimento, nel suo contesto familiare e sociale.
Effettuate da medici specialisti sia come orientamento diagnostico che come supporto ed integrazione al lavoro d'equipe.
Presso il Centro si svolgono visite con medici specialisti nelle seguenti branche:
Gli specialisti sono in continuo contatto con Direzione Sanitaria e Coordinamento di settore per assicurare all'assistito il miglior lavoro d'equipe possibile ed il miglior percorso terapeutico.
Per richiedere una visita specialistica è necessario compilare l'apposito modello disponibile presso l'Accettazione del Centro.
Si occupa della cura di tutte le patologie osteo-articolari, di natura cronica o traumatica, avvalendosi eventualmente di apparecchiature elettromedicali.
In regime privatistico, è possibile effettuare trattamenti di "medicina di base" (ex art. 44) per la cura di patologie osteo-articolari, croniche o traumatiche.
Tali trattamenti possono prevedere terapia fisica e/o strumentale.
TERAPIA FISICA:
TERAPIA STRUMENTALE:
Per visualizzare i prezzi, visita il TARIFFARIO oppure contattaci.
I genitori manifestano spesso il bisogno di un sostegno circa le modalità educative per un figlio diversamente abile, o anche per problematiche di coppia o personali che, anche se non necessitano di un intervento psicoterapeutico, richiedono comunque dei colloqui orientanti.
Non solo gli assistiti, ma anche le loro famiglie vivono spesso un livello d’emarginazione e/o disinformazione tale da necessitare di un riferimento pedagogico e d’informazione. Può accadere inoltre alle famiglie di attraversare momenti critici, assistendo a trasformazioni ed eventi conflittuali che possono avere ripercussioni sui genitori e sul bambino in trattamento.
Per tutti questi motivi esiste lo Sportello di Mediazione Familiare, gestito da un operatore formato e iscritto all’A.I.M.S (Associazione Internazionale Mediatori Sistemici). Può aiutare la coppia genitoriale nell’eventualità di momenti difficili come un divorzio, un lutto, una diagnosi difficile. Quando un evento può minare la serenità familiare e creare conflittualità, è utile che i genitori cerchino aiuto e soluzioni idonee alla specificità della loro situazione, soprattutto per salvaguardare la relazione affettiva con i propri figli.
Ritrovare capacità comunicative per portare avanti un progetto educativo condiviso serve a ristabilire un clima di fiducia e rispetto reciproco, migliorando il livello qualitativo di vita sia dei genitori che del bambino.
Finalizzato a semplificare la partecipazione alla vita sociale dell’utente, contendendo le condizioni di disabilità ed ottimizzando l'interazione, così da favorire un buon livello di performance sociale con i principali sistemi relazionali di riferimento.
Le attività sociali di riabilitazione si affiancano alle attività di tipo sanitario al fine di ottimizzare i risultati definitivi ed accelerarne i tempi. Esse, in connessione appunto con i programmi d’intervento sanitario, sono finalizzate a sviluppare tutte le risorse potenziali dell’individuo, facilitando l’inserimento o il reinserimento del disabile nei diversi cicli della vita sociale, nonché il miglioramento generale della sua qualità di vita.
La letteratura scientifica, infatti, evidenzia come la riabilitazione interdisciplinare sia efficace per migliorare le capacità di eseguire le varie attività quotidiane (riduzione della disabilità) e per arricchire la partecipazione sociale.
Tra le principali attività del servizio sociale troviamo:
Accogliere i pazienti ed i propri familiari; decodificare i bisogni esposti e fornire informazioni sui servizi esistenti, sia all'interno della struttura che a livello territoriale, sostenendo le famiglie nella fruizioni dei propri diritti.
Informare l'interessato sui diritti dei diversamente abili in ambito sociale, lavorativo, scolastico e sanitario, nonché sulle agevolazioni previste. Affiancare inoltre gli utenti nel disbrigo delle pratiche burocratiche (accertamento invalidità civile; accertamento stato di handicap; richieste per agevolazioni, protesi, ausili etc.).
Valutazione anamnestica delle condizioni socio-ambientali e delle risorse che da tale ambito possono essere attinte, così da attivare un processo di responsabilizzazione ed autodeterminazione.
Guidare paziente e familiari verso possibili soluzioni e verso percorsi di accesso alle prestazioni desiderate.
Si avvalgono di una serie di strumenti e scale di valutazione con l'obiettivo di approfondire e conoscere eventuali disagi e difficoltà del bambino in età evolutiva.
Alcuni stati d'animo e comportamenti dei bambini possono essere normali fasi dell'evoluzione infantile, ma talvolta possono esservi dei segnali da prendere in considerazione ed approfondire. Dal quarto anno di vita, tipicamente il bambino attraversa alcune fasi di cambiamento, come l'inserimento a scuola, la nascita di un fratellino o anche un semplice trasloco. In talune situazioni possono presentarsi stati di stress, ansia, disturbi del comportamento, dell'apprendimento, della condotta, ansia da separazione etc.
L'Horizon è un centro di riabilitazione accreditato con il Sistema Sanitario.
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Affronta un lavoro sull’individuo e/o sulla famiglia ed ha come obiettivo principale l’acquisizione di maggiore consapevolezza rispetto alle dinamiche intrapsichiche e relazionali.
Nel Centro è presente una sezione di Psicodiagnostica che si avvale dell’uso di test di livello, psicometrici, di personalità e proiettivi.
Si effettua Psicoterapia ad indirizzo sistematico-relazionale e cognitivo-comportamentale.
Viene valorizzata la matrice storico-relazionale del disagio dell’individuo, focalizzando l’attenzione sulle problematiche trigenerazionali, sul patrimonio mitico della famiglia, sulle risorse inutilizzate dell’intero sistema. Coniuga l’aspetto individuale con quello familiare e gruppale, scegliendo di volta involta la modalità d’intervento più idonea alla valutazione diagnostica effettuata.
I genitori manifestano spesso il bisogno di un sostegno circa le modalità educative per un figlio diversamente abile, o anche per problematiche di coppia o personali che, anche se non necessitano di un intervento psicoterapeutico, richiedono comunque dei colloqui orientanti.
Non solo gli assistiti, ma anche le loro famiglie vivono spesso un livello d’emarginazione e/o disinformazione tale da necessitare di un riferimento pedagogico e d’informazione. Può accadere inoltre alle famiglie di attraversare momenti critici, assistendo a trasformazioni ed eventi conflittuali che possono avere ripercussioni sui genitori e sul bambino in trattamento.
Per tutti questi motivi esiste lo Sportello di Mediazione Familiare, gestito da un operatore formato e iscritto all’A.I.M.S (Associazione Internazionale Mediatori Sistemici). Può aiutare la coppia genitoriale nell’eventualità di momenti difficili come un divorzio, un lutto, una diagnosi difficile. Quando un evento può minare la serenità familiare e creare conflittualità, è utile che i genitori cerchino aiuto e soluzioni idonee alla specificità della loro situazione, soprattutto per salvaguardare la relazione affettiva con i propri figli.
Ritrovare capacità comunicative per portare avanti un progetto educativo condiviso serve a ristabilire un clima di fiducia e rispetto reciproco, migliorando il livello qualitativo di vita sia dei genitori che del bambino.
Finalizzato a semplificare la partecipazione alla vita sociale dell’utente, contendendo le condizioni di disabilità ed ottimizzando l'interazione, così da favorire un buon livello di performance sociale con i principali sistemi relazionali di riferimento.
Le attività sociali di riabilitazione si affiancano alle attività di tipo sanitario al fine di ottimizzare i risultati definitivi ed accelerarne i tempi. Esse, in connessione appunto con i programmi d’intervento sanitario, sono finalizzate a sviluppare tutte le risorse potenziali dell’individuo, facilitando l’inserimento o il reinserimento del disabile nei diversi cicli della vita sociale, nonché il miglioramento generale della sua qualità di vita.
La letteratura scientifica, infatti, evidenzia come la riabilitazione interdisciplinare sia efficace per migliorare le capacità di eseguire le varie attività quotidiane (riduzione della disabilità) e per arricchire la partecipazione sociale.
Tra le principali attività del servizio sociale troviamo:
Accogliere i pazienti ed i propri familiari; decodificare i bisogni esposti e fornire informazioni sui servizi esistenti, sia all'interno della struttura che a livello territoriale, sostenendo le famiglie nella fruizioni dei propri diritti.
Informare l'interessato sui diritti dei diversamente abili in ambito sociale, lavorativo, scolastico e sanitario, nonché sulle agevolazioni previste. Affiancare inoltre gli utenti nel disbrigo delle pratiche burocratiche (accertamento invalidità civile; accertamento stato di handicap; richieste per agevolazioni, protesi, ausili etc.).
Valutazione anamnestica delle condizioni socio-ambientali e delle risorse che da tale ambito possono essere attinte, così da attivare un processo di responsabilizzazione ed autodeterminazione.
Guidare paziente e familiari verso possibili soluzioni e verso percorsi di accesso alle prestazioni desiderate.